Il cammino quaresimale come tempo di fidanzamento

Il cammino quaresimale come tempo di fidanzamento

Cari Amici iniziamo insieme il nostro cammino quaresimale!
Vi ricordate quando a Sant'Anastasia cominciavamo la Quaresima dando ad ogni persona un sacchettino di tulle bianco, con dentro un confetto, e vi invitavamo a conservare e a custodire questo confetto fino al giorno di Pasqua, perché a Pasqua sarebbe stata la festa delle Nozze? Allora possiamo vivere sicuramente insieme questo periodo di Quaresima non come un periodo triste, un periodo gravoso, ma come il bel periodo del fidanzamento. Possiamo entrare proprio in questo stato d'animo, di preparare il nostro Fidanzamento, per arrivare poi, quando Dio vorrà, alle Nozze con Lui. Nel fidanzamento la cosa più importante è la fedeltà, e quando i due innamorati iniziano a conoscersi la cosa che pretendono da subito è la fedeltà reciproca, la sincerità e l’amore uno verso l'altro. Focalizziamoci in questa Quaresima sulla fedeltà, e allora in ogni nostra azione potremmo cercare di interrogarci, un po’ alla volta, quando ce ne ricordiamo, se in quell'azione noi siamo fedeli all'amore di Gesù, se manteniamo fede al nostro fidanzamento con Lui che è Amore.

Allora con questo spirito iniziamo a conoscere meglio il nostro innamorato e lo facciamo con il Vangelo di Matteo che è proprio il Vangelo dei catecumeni, il Vangelo che serviva nei primi tempi del cristianesimo proprio per parlare con chi si avvicinava alla fede. Iniziamo meditando la lunga genealogia di Gesù: ci sono delle differenze con la genealogia di Luca, qualcuno ha scritto che non è completa, che ci sono degli errori, ma a noi questo non importa. Ci importa invece vedere che cosa di importante dice a noi questa genealogia; una cosa particolare è che troviamo quattro donne… se poi abbiamo un po’ di tempo andiamo a cercare, anche su Internet se non vogliamo andare a leggere la Bibbia, le storie particolari di Tamar, di Racab, di Rut, e poi la storia della moglie di Urìa l’ittita, che poi divenne la madre di Salomone… sappiamo sicuramente quanto peccato è stato commesso nella storia amorosa tra Davide e questa donna… allora vediamo come il Signore ci parla attraverso questa Parola, con qualche piccola riflessione. Questa genealogia ci porta una grande fecondità e ci fa vedere che Gesù non nasce dal nulla; poteva nascere sicuramente senza aver bisogno di una donna, poteva venire sulla terra già adulto, poteva scendere dal cielo…. Invece ha scelto di nascere da una donna, che non è una donna isolata, ma è sposa di un uomo che Gli darà la paternità putativa in terra, del quale possiamo percorrere tutta la storia fin dagli antenati.

C'è una storia alle spalle, e come dirà Gesù da adulto, nel discorso della montagna, questa è una storia che non rinnega assolutamente. Gesù fa Sua tutta la storia precedente per portarla a compimento, per portarla a un livello maggiore, a perfezione, e così avviene anche per noi: la nostra storia familiare, dei nostri genitori e dei nostri antenati, la accogliamo con riconoscenza, così anche gli errori nostri e quelli dei nostri avi… anche perché poi sono comunque io a portare a compimento questa storia antica, e sono io a fare la mia storia, non sono gli altri. Ho delle eredità che mi porto dietro, però poi sono io, insieme al Signore, che posso decidere quale strada prende la mia storia, per portare a compimento e riassumere anche gli errori del passato. Così Gesù riassume tutta la storia dell'Alleanza e dell'amicizia con Dio fin da Abramo; la storia con Lui si compie e tutto è compiuto, non c'è più bisogno di aggiungere nulla, e così la storia corre verso l'apice. Si è giunti in vetta. Dopo di Lui è come se ci fosse una discesa, dopo la Resurrezione tutta la storia fino alla fine dei tempi deve tornare a Gesù, sempre ormai presente e coevo in ogni arco della storia. Gesù è vivo per sempre, è sempre presente, Dio-con -noi. Potremmo dire che fin dalla sua genealogia Gesù siede a tavola con i peccatori, si mischia con loro proprio fin dalle sue radici più lontane…Nella genealogia ci sono re peccatori, persone che hanno vissuto nell'idolatria, violenti, ma Gesù raccoglie e porta tutto a redenzione e ricostruisce sulle rovine che ha ricevuto. Allora noi guarderemo con riconoscenza al nostro passato e ai nostri antenati, noi che siamo frutto di tutto il dolore, della preghiera e della vita di altre persone, quindi io non vengo a caso ma sono proprio il frutto di tutti quelli che mi hanno preceduto, ma ora sono qui davanti a Dio grazie a loro che mi hanno trasmesso la vita, e mi hanno trasmesso anche la fede se sono qui oggi a pregare il Vangelo. E allora ricominciamo, ognuno dica ricomincio da me, ricomincio da me qui e ora, perché tutto può avere un nuovo inizio, nonostante tutto quello che c'è stato prima e forse in forza di quello che c’è stato prima, perché comunque sono i mattoni che io userò di nuovo per ricostruire, perché così ha voluto Dio che ha pensato di mettermi in questa storia che è la mia storia, che arriverà al culmine insieme a Lui, e così il Figlio nella Storia, nelle dinastie familiari, Lui esattamente come noi, noi esattamente come Lui.

Autore

Daniela Di Pietro

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